martedì 27 novembre 2007

PROGRAMMI CLASSI 3° E 5° A ANNO SCOLASTICO 2007/2008 TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI E COSTRUZIONI

TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI 3° A

Storia dell’architettura
Architettura delle origini
Architettura egizia
Architettura delle civiltà mesopotamiche
Architettura minoica e micenea
Architettura greca
Architettura romana
Architettura bizantina
Architettura protoromantica
Architettura romanica
Architettura gotica
Architettura rinascimentale

Materiali
Materiali lapidei
Materiali lignei
Leganti
laterizi
Calcestruzzo
Acciaio
Materiali vetrosi
Materiali impermeabilizzanti
Materiali isolanti
Meccanica delle terre

Progettazione
Tipologie di destinazioni d’uso
civile abitazione
i. Destinazioni d’uso residenziali
ii. Caratteristiche di terreni
iii. Situazione catastale
iv. Rilievo plano-altimetrico
v. Prgc e norme
vi. Esigenze della committenza
vii. Orientamento
viii. Ubicazione
ix. Composizione architettonica
i. Orientamento degli ambienti
C.A.D. sviluppo di un progetto di civile abitazione
C.A.D. sviluppo di un progetto
Calcolo delle superfici e dei volumi

TECNOLOGIA DELLE COSTRUZIONI CLASSE 5° A – Prof. Nicola Siddi

Progettazione
Destinazioni d’uso residenziali
Tipologie di destinazioni d’uso
Caratteristiche di terreni
Situazione catastale
Rilievo plano-altimetrico
Prgc e norme
Esigenze della committenza
Orientamento
Ubicazione
Composizione architettonica
i. Zone
ii. Orientamento degli ambienti
Progetto di un fabbricato urbano con destinazioni varie (civile abitazione, uffici, negozi, autorimessa interrata ecc.)
Progetto di un edificio pubblico
Nozioni di impianti
Progettare per i diversamente abili
Norme di sicurezza antincendio negli edifici pubblici
Il cantiere e sicurezza di cantiere

Storia dell’architettura e dell’arte
a. Glossario di storia dell’arte
b. La rivoluzione industriale
c. Architettura e ingegneria nel XIX secolo
d. L’architettura degli ingegneri
e. Neoclassicismo – Neogotico – Neoromanico
f. L’Ottocento – lo spirito revival – Viollet le Duc
g. Architettura americana – Chicago – La nascita del grattacielo
h. Introduzione all’architettura del XX secolo
i. Il movimento moderno
j. 1880-1910 l’influenza di Viollet le Duc – Gaudì – Horta – Guimard – Berlage
k. 1886-1916 Mackintosh e la scuola di Glasgow
l. 1886-1918 Wagner – Olbrich - Hoffmann
m. 1900-1914 D’Aronco e Sant’Elia
n. 1896-1931 Loos
o. 1895-1914 van De Velde
p. 1899-1925 Perret
q. 1898-1927 Behrens e Gropius
r. 1910-1925 Taut – Poelzig – Mendelson (espressionismo)
s. 1919-1932 Bauhaus
t. Le Corbusier
u. Mies van der Rohe
v. Frank Lloyd Wright
w. Louis Kahn
x. Storia dell’architettura dal 1960 ai nostri giorni
y. L’architettura della memoria
z. Approfondimenti
i. Renzo Piano
ii. Rassegna di filmati inerenti l’architettura e la città
1. Metropolis – Fritz Lang - 1927
2. Germania anno zero – Roberto Rossellini - 1947
3. The Fountainhead - King Vidor - 1949
4. Manhattan – Woody Allen - 1979
5. Il cielo sopra Berlino - Wim Wenders – 1987
6. My architect - Nathaniel Kahn - 2003

7. Frank Gehry - Il creatore di sogni – Sydney Pollack - 2005
Urbanistica tecnica
a. Concetti introduttivi
b. Ambiente – territorio – paesaggio
i. Insediamenti: classificazioni
ii. Città: classificazioni
iii. Infrastrutture di rete
iv. Gli spazi liberi: aree agricole, parchi e riserve
c. Concetto di pianificazione del territorio
d. PTP
e. PTR
f. PTC
g. PRGIC
h. PRGC
i. PUD
j. Zonizzazione
k. Concessione – autorizzazione – DIA

Storia dell’urbanistica
a. L’urbanistica dell’800
i. Ildefonso Cerdà e Barcellona
ii. Ebenezer Howard e la città giardino
iii. Haussmann e Parigi
iv. Tony Garnier e la città industriale
b. Le nuove città
v. Sabaudia
vi. Chandigarth
vii. Brasilia
viii. Las Vegas
ix. Le nuove città cinesi
c. Storia dell’urbanistica della città di Vienna
d. Storia dell’urbanistica della città di Praga
e. L’urbanistica della città contemporanea
f. L’urbanistica dell’Italia contemporanea

5. Lettura e analisi di alcune parti dei seguenti libri:
- Bernard Michel, Histoire di Prague, Fayard, 1998
- Jean-Paul Bled, Histoire di Vienne, Fayard, 1998


COSTRUZIONI CLASSE 3° A

Statica grafica
Le forze e i carichi nelle costruzioni
Operazioni sulle forze
Momenti di forze
L’equilibrio delle forze
Vincoli
Computo dei vincoli
Reazioni vincolari
Le sollecitazioni
Sforzo normale
Taglio
Momento flettente
Analisi strutturale
Geometria delle masse. Baricentri
Generalità
Caso generale
Baricentri di figure geometriche
Momenti di inerzia, moduli di resistenza e raggi di inerzia
Ellisse centrale d’inerzia
Le resistenze dei materiali
Sforzo normale
Flessione semplice
Presso-flessione e tenso-flessione
Carico di punta
Taglio
Torsione



COSTRUZIONI CLASSE 5° A

Cls armato
Normativa cenni agli stati limite
Pilastri
Le travi
i. Semplice armatura
ii. Doppia armatura
Ferri e schema ferri
Calcolo delle staffe
Carpenteria solai
Fondazioni a cordolo
Fondazioni a trave rovescia
Fondazioni a plinto
Spinta delle terre
Generalità di carattere geologico
Metodo dei Coulomb
Metodo di Cullmann
Muri di sostegno
i. Verifica a ribaltamento
ii. Verifica a schiacciamento
iii. Verifica a slittamento
iv. Verifica globale
Muri di sostegno in c.a.
i. Calcolo della mensola
ii. Calcolo delle fondazioni
Ponti
Generalità
Normativa
Calcolo di un ponte in legno
i. calcolo del traverso
ii. calcolo trave maestra
iii. calcolo struttura secondaria
Disegno delle strutture del ponte
Verifiche del ponte
Idraulica
Idrostatica
Idrodinamica
La gestione dei lavori pubblici
Progettazioni
Affidamento dei lavori
Direzione lavori
Collaudi
Esercitazioni
Travi reticolari
Travi continue
Pilastro e trave in c.a.
Verifica globale
Muro di sostegno
Canale
Ponticello in legno
Contabilità lavori
L’insegnante
Prof. Nicola Siddi







Criteri di valutazione e programmazione delle verifiche

VOTO
GIUDIZIO SINTETICO
GIUDIZIO ANALITICO
1 - 2
Gravissimamente insufficiente
Preparazione nulla, competenze ed impegno inesistenti, rifiuto della materia.
3 - 4
Gravemente insufficiente
Preparazione incompleta e gravemente lacunosa; competenze ed abilità che non consentono il raggiungimento degli obiettivi minimi
5
Insufficiente
Preparazione solo in parte lacunosa; impegno saltuario; modeste abilità e conoscenze, poco approfondite, mnemoniche, confuse.
6
Sufficiente
Conoscenze, competenze ed abilità accettabili anche se non particolarmente approfondite sugli argomenti fondamentali; diligente impegno; applicazione convincente delle proprie conoscenze.
7
Discreto
Conoscenza della materia e capacità di collegamento tra gli argomenti; preparazione organizzata.
8
Buono
Capacità di analisi, di sintesi e senso critico; preparazione organica e approfondita; buon livello di abilità.
9 - 10
Ottimo
Padronanza della disciplina con approfondimenti personali. Disinvoltura nelle situazioni nuove; competenze e abilità di alto livello.


COSTRUZIONI
Prove orali, compiti in classe tradizionali, prove pluridisciplinari, esercitazioni strutturali integrali.
Conoscenze, competenze e abilità accettabili anche se non particolarmente approfondite.
TECNOLOGIA DELLE COSTR.
Prove orali, prove grafiche, progettazioni architettoniche integrali.
Orale: analisi dei problemi e capacità di raggiungere il loro nucleo; linguaggio tecnico adeguato. Le conoscenze, competenze ed abilità debbono essere accettabili, anche raggiunte attraverso una guida.
Grafico-pratico: corretto linguaggio convenzionale, disponibilità a seguire i suggerimenti e rispetto delle scadenze di consegna.


SCRITTO
Lo scritto della disciplina è la parte più importante tra le prove perché prevede l’analisi approfondita del problema in modo personale ed individuale; lo scritto prevede normalmente tre fasi: analisi del problema, sviluppo degli elementi, sintesi.
In particolare lo sviluppo della prova prevede una parte di calcolo associata al procedimento di analisi del problema: elemento fondamentale è la correttezza del procedimento che dimostra la comprensione del problema e la capacità dio sviluppo e di risoluzione; il calcolo è più un problema di tipo ergonomico nella digitazione numerica sulla calcolatrice.
Nel processo di apprendimento della disciplina ha notevole importanza la progressiva acquisizione della capacità di verifica finale del risultato, la quale deve associarsi alla “sensibilità” statica che consente di comprendere se le dimensioni di un manufatto sono coerenti con le condizioni al contorno del problema.
Le prove vengono valutate da 1 a 10 con i criteri e i valori seguenti:
· Componente di calcolo numerico: 40% del valore associato alla parte di esercizio;
· Componente del procedimento e dell’analisi: 60% del valore associato alla parte di esercizio;
· Correttezza procedurale, ordine e precisione nei disegni e negli schemi interpretativi: questa parte viene valutata per 1/10 dell’intera prova.

ORALE
Con l’orale la disciplina verifica:
1. la capacità di analisi dei problemi e il raggiungimento del loro nucleo, ponendo come elemento essenziale del colloquio la forza di estendere al concreto e allo specifico la conoscenza dei problemi generali;
2. L’acquisizione del linguaggio tecnico specifico e il contemporaneo controllo della capacità espositiva;
3. La capacità di razionalizzare il processo logico – fisico – matematico il quale dovrebbe tendere a non elencare semplicemente le parti, ma ad integrarle mettendole in relazione.
Le prove vengono valutate da 1 a 10 con i criteri e i valori seguenti:
La prova si realizza con la richiesta dello sviluppo di un argomento di carattere generale e il successivo approfondimento di elementi specifici (metodo logico deduttivo): la valutazione è massima quando vengono sviluppati in maniera organica i tre elementi richiesti sopra elencati.

GRAFICO PRATICO

E’ la componente applicativa ed esecutiva della parte di calcolo sviluppata con lo scritto. Normalmente all’esercitazione grafica si accompagna il calcolo assistito dal docente di alcune componenti strutturali del manufatto.
L’esercitazione grafico pratica assume notevole importanza come esercizio professionale e tende alla concretizzazione dei calcoli sviluppati; è quindi forte la sua applicazione tecnico professionale, anche se tendenzialmente viene ad esso associato un valore inferiore rispetto alle prove scritte ed orali che hanno più valenza scolastica.
Le prove vengono valutate da 1 a 10 con i criteri e i valori seguenti:
1. Essendo le esercitazioni normalmente strutturate su periodi lunghi con verifiche “in itinere”, assume importanza rilevante l’impegno includendo i questo parametro i seguenti elementi:
· Rispetto delle scadenze;
· Cura del segno grafico e degli elementi costruzione geometrica;
· Presentazione grafica degli elaborati;
· Attenzione al particolare.
2. Corretto utilizzo del linguaggio grafico convenzionale:
· Quotature;
· Corretta scelta dello spessore dei pennini;
· Correttezza nelle sezioni e nelle piante;
· Completezza dell’elaborato e sua comprensione;
· Evidenziazione degli spazi, delle superfici ecc.
3. Componente progettuale (è la parte più assistita dal docente):
· Corretta distribuzione degli spazi;
· Integrazione architettura – struttura – impianti;
· Armonia tra piante e alzati;
· Corretto uso ed interpretazione della normativa;
· Corretto uso dei materiali e delle tecnologie di applicazione (particolari costruttivi).


OBIETTIVI E METODI DIDATTICI
1. Obiettivo generale del corso è l’acquisizione della capacità di progettare e disegnare dal livello preliminare al livello esecutivo di piccole strutture di basso livello di complessità.
Abbiamo richiesto agli allievi la conoscenza dei problemi strutturali sviluppati nei blocchi tematici, la competenza nella scelta del metodo di analisi e di calcolo più idoneo e la capacità di utilizzare in modo corretto e completo lo strumento di calcolo individuato e sapere tradurre in un disegno esecutivo i calcoli realizzati.
Questo obiettivo sarà perseguito con i seguenti strumenti:
· Lezioni frontali strutturate in modo da presentare l’obiettivo del blocco tematico e da questo risalire ai principi e ai fondamenti teorici del calcolo: alle lezioni ha sempre fatto seguito l’applicazione pratica dei concetti sviluppati attraverso esercizi reali;
· L’impiego di strumenti audiovisivi (Architectures 1 – 2 – 3 – 4 in lingua francese – prodotta da ARTE France – Centre Pompidou – Le Ministère de la Culture et de la Communication – Direction de l’Architecture et du Patrimoine – Les Films d’ici – Le Musée d’Orsay) – (fimati scaricti da Internet) – (immagini scaricate da Internet e provenienti dalle precedenti visite d’istruzione)
· L’esemplificazione di casi reali attraverso l’analisi di progetti esecutivi professionali;
· Lavoro di gruppo, soprattutto per le parti pratiche applicative come le esercitazioni di calcolo e disegno;
· Analisi e commento del libro di testo, del manuale del geometra e più sistematicamente del prontuario di Costruzioni;
· Lettura e analisi di alcune parti dei seguenti libri:
Bernard Michel, Histoire di Prague, Fayard, 1998
Jean-Paul Bled, Histoire di Vienne, Fayard, 1998
· Analisi di alcuni film inerenti l’architettura

Sapere analizzare ed elaborare autonomamente problemi statici di limitata complessità tecnico professionale, saperli interpretare, contabilizzare e descrivere con un minimo di coerenza logica e formale.
Questo obiettivo sarà perseguito e valutato con i seguenti strumenti:
· Prove di verifica classiche (compiti in classe e colloqui orali);
· Realizzazione di computi metrici estimativi.
· Relazioni tecniche.
Relativamente a questo obiettivo gli allievi dei due corsi presentano ancora problemi di ordine lessicale e linguistico, sia nella parte orale che in quella scritta, e faticano ancora nell’impiego corretto della terminologia tecnica specifica.

ATTIVITA’ PARASCOLASTICHE E COMPLEMENTARI
attività complementari
1. Progettazione sperimentale per la sistemazione della zona di pertinenza scolastica;
2. Storia dell’arte
3. Parziale svolgimento del programma di storia dell’architettura in lingua francese con l’ausilio dei DVD e del libri relativi a Praga e Vienna
4. Architettura e cinema, visione di 7 film inerenti l’architettura e la città.
5. Giornata della memoria: l’architettura della memoria.
Attività parascolastiche
1. Visita di istruzione in Repubblica Ceca e Austria.

sabato 24 novembre 2007

5° STORIA DELL'ARCHITETTURA - Il movimeno moderno




3° COSTRUZIONI - Coppie di forze


3° - COSTRUZIONI - Carichi uniformemente distribuiti







giovedì 22 novembre 2007

Piano pronto ad abbassare il gigante

L'Enac gli avrebbe chiesto di ridurre l'altezza per evitare problemi in atterraggio ai voli su Caselle. "Qualche ritocco quindi dobbiamo farlo"

TORINO
progetto del grattacielo di Intesa Sanpaolo di Renzo Piano potrebbe essere abbassato di alcuni metri per non superare l'altezza della Mole Antonelliana.

Lo ha assicurato ieri l'architetto genovese intervenendo a Torino alla seduta della seconda commissione consiliare urbanistica del Comune: «Se bisogna fare un gesto nei confronti della Mole, lo faccio volentieri. L'ho fatto nei confronti dell'Empire State Building a New York, figuriamoci se non lo faccio per la Mole».

Renzo Piano tornava da New York dall'inaugurazione del nuovo palazzo da lui progettato per il New York Times. In quel caso la scelta è stata di fermarsi «un piede» sotto l'altezza dell'Empire State Building. Inoltre oggi l'architetto ha rivelato che l'Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha chiesto di abbassare di alcuni metri il grattacielo perché in conflitto con la "quota di frangibilità" stabilita per l'atterraggio degli aerei nell'aeroporto di Caselle. "Qualche ritocco d'altezza quindi dobbiamo farlo" ha aggiunto Piano.

In merito all'ipotesi di indire un referendum tra i cittadini sulla validità del progetto, Renzo Piano ha detto: «Decidete voi - rivolgendosi ai consiglieri comunali - mi sembra che facciate un servizio migliore per la gente. Non sono sicuro che fare un referendum sia utile: mi sembra troppo complicato».
La Stampa 22.11.2007

Renzo Piano - Morgan Library - New York

mercoledì 21 novembre 2007

VISITA DI ISTRUZIONE IN REPUBBLICA CECA E AUSTRIA

VISITA DI ISTRUZIONE IN REPUBBLICA CECA E AUSTRIA17 – 23 FEBBRAIO 2008

Domenica 17 febbraio 2008
Ore 4.00 Partenza da Chatillon verso Vienna (1014 Km)
Ore 18.00 Arrivo a Vienna e sistemazione in albergo

Ore 19.30 Cena libera in centro città
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Lunedì 18 febbraio 2008
Ore 8.30 Prima colazione
Ore 9.00 Tour della città in pulmann (Karlsplatz – Karlskirche – Karl Marx Hof – Prater – Hundertwasser Haus - - Belvedere)

Ore 12.30 Pranzo libero in centro città
Ore 14.30 Visita al MuseumsQuartier Wien (Arcchiytekturzentrum Wien – Museo d’Arte Moderna Leopold Museum) – Haas Haus in Franziskanerplatz – Loos Haus

Ore 19.30 Cena libera in centro città
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Martedì 19 febbraio 2008
Ore 8.30 Prima colazione
Ore 9.00 Visita al Palazzo della Secessione, Postsparkasse, Padiglioni di Karlsplatz - Case di Wagner)

Ore 12.30 Pranzo libero in centro città
Ore 14.30 Visita al Schönbrunn

Ore 19.30 Cena libera in centro città
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Mercoledì 20 febbraio 2008
Ore 7.00 Prima colazione
Ore 8.00 Partenza in pulmann destinazione Praga (295 Km)

Ore 11.30 Arrivo e sistemazione in albergo
Ore 12.30 Pranzo libero in centro città
Ore 14.30 Visita al Castello di Praga e alla Cattedrale di San Vito.

Ore 19.30 Cena libera in centro città
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Giovedì 21 febbraio 2008
Ore 8.30 Prima colazione
Ore 9.00 Visita alla Sinagoga e al cimitero ebraico al Palazzo Ginger e Fred.

Ore 12.30 Pranzo libero in centro città
Ore 14.30 Visita al Ponte Carlo, al Mulino del Gran maestro, alla Piazza e Municipio della città vecchia.

Ore 19.30 Cena libera in centro città
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Venerdì 22 febbraio 2008
Ore 7.30 Prima colazione
Ore 8.00 Partenza verso Mathausen (250 Km)

Ore 11.00 Visita al Campo di concentramento)

Ore 13.30 Pranzo nei pressi di Mathausen
Ore 14.30 Partenza verso Saliburgo (149 Km)

Ore 16.00 Sistemazione in albergo e visita della città

Ore 19.30 Cena libera in centro città.
Ore 22.30 Pernottamento in albergo

Sabato 23 febbraio 2008
Ore 8.00 Prima colazione e preparazione bagagli
Ore 9.00 Visita al centro storico di Saliburgo (casa di Mozart – casa natale di Mozart – Residenza)

Ore 12.00 Pranzo libero in centro città.
Ore 13.30 Partenza da Salisburgo verso Chatillon (729 Km)
Ore 23.30 Arrivo a Chatillon

Norme di integrazione delle vigenti disposizioni statali in materia di altezza minima e di requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione

Legge regionale 6 aprile 1998, n. 11
Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della Valle d'Aosta.

(B.U. 16 aprile 1998, n. 16)
...
Art. 95
(Norme di integrazione delle vigenti disposizioni statali in materia di altezza minima e di requisiti igienico-sanitari dei locali di abitazione)
1. Il limite altimetrico al di sopra del quale è consentita, tenuto conto delle condizioni climatiche e di esposizione e della tipologia edilizia delle singole località, una riduzione dell'altezza minima interna utile dei locali abitabili a metri 2,55, è di 300 metri sul livello del mare. L'altezza minima può essere inferiore a metri 2,55 ma, comunque, non inferiore a metri 2,40 nelle località site oltre 1100 metri sul livello del mare.
2. Nell'effettuazione di opere di restauro o di rinnovamento funzionale di fabbricati soggetti alla disciplina della l. 1089/1939, è consentito mantenere l'attuale situazione di fatto dei locali di abitazione limitatamente all'altezza interna utile, alla superficie degli alloggi monostanza e delle stanze da letto e di soggiorno e alla superficie finestrata apribile.
3. Nell'effettuazione di opere di risanamento conservativo o di ristrutturazione di fabbricati compresi nelle zone territoriali di tipo A, si applicano i limiti seguenti:
a) altezza minima interna utile dei locali di abitazione: metri 2,20; il limite dell'altezza minima interna utile dei locali di abitazione in metri 2,20 dev'essere inteso nei termini seguenti:
1) i piani aventi locali di abitazione con altezza minima interna inferiore a metri 2,20 devono, in sede di recupero, essere sopraelevati al fine di raggiungere tale altezza minima e possono mantenere tale altezza minima, qualora già esistente;
2) i piani aventi locali di abitazione con altezza minima interna maggiore di metri 2,20 possono, in sede di recupero, essere abbassati fino a tale altezza minima;
3) nei volumi esistenti aventi destinazione non abitativa possono essere ricavati locali ad uso abitazione con altezza minima interna pari a metri 2,20, anziché con altezza pari a quella prevista per i nuovi locali di abitazione, qualora le altezze dei volumi esistenti lo consentano;
b) superficie minima delle stanze da letto:
1) stanze per una persona: metri quadrati 7,50;
2) stanze per due persone: metri quadrati 11,50;
c) superficie finestrata apribile pari a quella esistente purché non inferiore a 1/32 della superficie di pavimento.
4. In caso di locali adibiti ad abitazione aventi altezza non uniforme, le altezze minime interne utili di cui ai commi 1 e 3 devono essere intese come riferite all'altezza media dei locali abitabili.
5. Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano altresì ai fabbricati ubicati esternamente alle zone territoriali di tipo A purché classificati dal PRG di pregio storico, culturale, architettonico o ambientale.
6. Per quanto non previsto dal presente articolo, si applicano le disposizioni statali in materia igienico-sanitaria relativamente all'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione.
7. I fabbricati destinati ad abitazione e quelli destinati ad albergo, commercio o uffici devono essere serviti da canne fumarie per permettere il riscaldamento autonomo di tutti i vani. Per ogni 100 metri quadrati di superficie utile abitabile o, in ogni caso, per ogni unità d'immobile, vi è l'obbligo di installare una canna fumaria.
...

5° - COSTRUZIONI - Pilastro in c.a.




martedì 20 novembre 2007

5° - COSTRUZIONI - Trave continua